sabato 27 aprile 2013

Cinecounseling ® in aula: "Tra le nuvole" di Jason Reitman - 26 Aprile 2013




Jason Reitman sa creare dei personaggi che non si dimenticano in fretta, fuori dalla norma e sul bordo sdrucciolevole della morale, eppure pieni di naturalezza, grazie alla solidità delle sceneggiature e degli attori che chiama ad incarnarli. Questa volta fa addirittura un passo in più, confondendo testo e paratesto, assoldando lo scapolo d'oro di Hollywood per fargli interpretare il ruolo di un uomo che s'illude di poter stare da solo ma dovrà arrendersi un giorno, e - giù dallo schermo - coronare la favola. 


Ryan Bingham ha un lavoro che gestisce con grande professionalità: è un "tagliatore di teste". Licenzia i dipendenti delle aziende di mezza America che si rivolgono a lui per svolgere l'ingrato compito. Viaggia in aereo per la maggior parte dell'anno ed il suo obiettivo è raggiungere lo storico traguardo dei "dieci milioni di miglia" che gli permetteranno di veder scritto il suo nome sulla fiancata di un aereo di linea.

È convinto che essere liberi vuol dire non avere legami.

Un film che racconta storie legate al difficile periodo della crisi finanziaria americana. Storie di chi rimane a terra e di chi si trova tra le nuvole...

Conduce: Floriana Ferrer

Supervisione: Mario Papadia



Linee di riflessione

Craig: "È un problema solo se hai la soluzione!"

Ryan: "Esiste una metodologia in quello che faccio. Funziona proprio per questo. Quello che facciamo è brutale e lascia le persone devastate. Ma c'è una dignità nel mio modo di farlo."

Ryan: "Non è stato licenziato. È stato congedato."

Alex: "Io sono la donna di cui non devi preoccuparti mai. Pensa a me come se fossi te però con la vagina."

Primo impiegato: "Lei riesce a dormire la notte? Come sta la sua famiglia? Questo week end andrà a mangiare la pizza con i suoi figli? Io no, lo sa? Né io né i miei figli faremo niente."

Ryan: "Questo è il nostro lavoro. Prendiamo le persone in un momento di fragilità e le mandiamo alla deriva."

Natalie: "Chi sono io se mi innamoro di un coglione? A sedici anni pensavo che a ventitré mi sarei sposata, avrei avuto un figlio: donna in carriera di giorno, donna di casa la sera."

Alex: "Ora consideri accontentarsi una specie di fallimento...L'unica che resterà a giudicarti sarà la ventitreenne che mira a colpirti alle spalle."

Ryan: "Io non odio le persone. Lo zaino vuoto ha messo in moto qualcosa. Probabilmente dovevo star solo. Poi ho pensato che con lo zaino vuoto avrei potuto capire meglio che cosa rimetterci dentro."

Secondo impiegato: "Ho lavorato in quest'azienda per 17 anni e mandano una poppante a licenziarmi? Che cazzo succede? Ho 57 anni!"

Ryan: "Se tu pensi a tutti i momenti più belli della tua vita eri da solo? La vita è meglio in compagnia. A tutti serve un copilota."

Alex: "Lì c'è la mia famiglia. La mia vita reale. Tu sei un'avasione, una pausa dalla vita quotidiana, una parentesi."

Craig: "Natalie si è licenziata con un sms. Bella mossa, no? Le buone maniere non esistono più."

Terzo impiegato: "Credo che la rabbia provenga dal fatto che non avevano più bisogno di me."

Quarto impiegato: "Senza i miei amici e la mia famiglia non ce l'avrei mai fatta."


... e tu, con chi stai?

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