Attori: Michael Nyqvist, Noomi Rapace, Annika Hallin, Per Oscarsson, Lena Endre.
Titolo originale: Luftslottet som sprängdes.
Genere: Thriller.
Produzione: Svezia, Danimarca, Germania.
Durata: 148 min.
Anno: 2009.
Recensione
La regina dei castelli di carta
è il terzo e ultimo capitolo di Millennium, la trilogia cinematografica tratta
dalla serie di romanzi di grande successo dello scrittore e giornalista svedese
Stieg Larsson, la degna chiusura di una storia appassionante e intricata.
Il
processo contro Lisbeth Salander è alle porte. La ragazza, sempre più
protagonista della storia, ha dalla sua parte, oltre all’amico haker, il solito
Mikael Blomkvist e la sorella di Mikael, l’avvocato che la difenderà in
tribunale. Entrambi sono attivissimi nel cercare di far scagionare Lisbeth
dalle accuse che la vorrebbero rinchiusa a vita nel manicomio dove ha già
passato due anni dopo aver dato fuoco, quando aveva 12 anni, al padre, il
criminale Alexander Zalachenko. Contro Lisbeth si muovono invece lo psichiatra Peter
Teleborian, il gigante biondo Niedermann, nonché la Sezione, ramo criminale
parallelo della SÄPO (i servizi segreti svedesi).
La
regia è affidata nuovamente, come per La
ragazza che giocava con il fuoco, a Daniel Alfredson. Come spesso
accade nelle trilogie il terzo film è migliore del secondo, senza però riuscire
ad eguagliare l’intensità del primo. Noomi Rapace (Lisbeth) però qui dà il meglio di
sé e ci fa affezionare al suo personaggio che adesso sentiamo finalmente di
conoscere e capire. Almeno un voto in più ad Alfredson che, aiutato certo
dall’ottimo lavoro di Larsson, è riuscito a fare un film dinamico nonostante
l’immobilismo della protagonista, costretta, per più di metà film, in un letto
d’ospedale. Gli avvenimenti e gli altri personaggi si muovono intorno a lei
come satelliti intorno ad un pianeta.
Voto: 7
Trailer del film:
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